La storia

La Cascina Bordona ha origini antiche

Era stata proprietà dei Visconti, poi attraverso i secoli aveva subito vari passaggi e trasformazioni e per ultimo, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, divenne proprietà della famiglia Negri con una superficie di circa 30 ettari.


Il padre Giuseppe portò l’azienda a 50 ettari. Successivamente, conl’aiuto del figlio Antonio l’azienda raggiunse gli attuali 128 ettari, con un rinnovamento continuo di strutture e sistemi di coltivazione.

Nel ‘90 il padre Giuseppe abbandonò definitivamente l’azienda, lasciando al figlio ed al nipote Alberto la completa conduzione della Cascina Bordona.

Si cominciò a gestire il lavoro pensando sempre più al rispetto dell’ambiente e degli animali.

Fu presa la decisione di iscrivere la stalla (di circa 120 vacche nutrici di razza limousine) al libro genealogico nazionale (Anacli) e si adeguarono i sistemi di coltivazione ed allevamento scegliendo l’agricoltura biologica, sia con la linea vacca-vitello che con le coltivazioni di riso, mais, soia, pisello proteico, loietto, orzo, colza e prati.

Questa scelta è stata lo sbocco finale di tutta una serie di iniziative di tipo naturalistico,
che da anni venivano intraprese e sperimentate nella conduzione dell’’azienda.

Anche il benessere degli animali è stato un obiettivo fondamentale perseguito nell’’allevamento,
molto prima che si passasse al metodo di allevamento biologico.

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